giovedì 18 aprile 2013

Perché aprire un blog

Un guest post di Daniele Imperi che aderisce all'iniziativa Dimmi cosa scrivere nel blog

 Sempre più professionisti aprono un blog, ma anche semplici appassionati. Il blog si è imposto come un potente e versatile mezzo di comunicazione e il suo numero è in crescita ogni anno. Ma perché? Che cosa spinge un professionista, un'azienda, un comune mortale ad aprire un blog?

In questo articolo rifletto sul fenomeno del blogging non solo come medium, ma anche come scelta fra le tante forme di comunicazione. Nel mio caso specifico ho alle spalle circa 20 blog aperti, anche se ora ne porto avanti soltanto due o tre, di cui uno ogni giorno. Ma so che cosa ha spinto me a scegliere un blog per esprimermi: la volontà di comunicare, unita alla passione per la scrittura, alla curiosità di questo mezzo, alla passione per alcuni argomenti.


La moda del blogging

Quando i blog apparvero per la prima volta, anzi quando cominciarono a far parlare di sé, molti aprirono un blog per moda. Ce l'avevano tutti, dovevo averlo anch'io. Non escludo che per molti, ancora oggi, sia così.

Ma se volete aprire un blog perché va di moda, lasciate perdere. Un blog è una creatura viva e va curata con attenzione, con dedizione, con capacità.


L'istinto a comunicare

L'uomo ha bisogno di comunicare e un blog gli permette di farlo. A differenza di un social network, in un blog non abbiamo regole da osservare e termini da accettare, eccetto quelle della buona educazione e il rispetto delle leggi.

Con un blog comunichiamo. È questo, essenzialmente, il suo scopo. La comunicazione intesa nel suo significato più ampio. L'appassionato comunica con altri appassionati, l'azienda coi suoi clienti. Il lettore comunica col blogger. È comunicazione a 360°.


Mezzi di comunicazione online

Perché scegliere di aprire un blog e non altri mezzi di comunicazione?

La risposta a questa domanda potrebbe essere una nuova domanda: quali altri mezzi di comunicazione?
  • Siti: un sito statico non permette di interagire. Comunica senza dubbio, ma è come un dogma da accettare. Il visitatore legge ed esce. Non esiste un ponte fra chi scrive e chi legge. Un sito statico non permette di crescere, né a chi lo possiede né a chi legge.

  • Forum: un forum è una comunità online. Aprire un forum richiede un enorme lavoro e anche determinate competenze. Soprattutto, richiede l'ausilio di altri collaboratori. Un forum non può essere gestito in poco tempo, perché è una creatura ancor più delicata di un blog. In un forum il professionista è soltanto uno fra tanti. È parte di una comunità. Può crescere, ovviamente, ma in realtà a crescere è il forum grazie alla presenza di professionisti e appassionati.

  • Social network: un professionista potrebbe scegliere di affidare la sua presenza a Twitter o Facebook, anziché aprire un blog, ma sarebbe una scelta sensata? No, perché un social network non sarà mai casa sua, ma soltanto una pagina a lui affidata, fin quando starà in piedi il social network.


La facilità d'uso dei social network

Un social network non richiede alcuna competenza né abilità, a differenza di un blog. La facilità d'uso di Twitter, Facebook e anche Google Plus fanno sì che non possano competere con tutte le caratteristiche di un blog:
  • studio della nicchia;
  • progettazione;
  • gestione dei contenuti;
  • linea editoriale;
  • strategie di content marketing;
  • analisi delle statistiche;
  • conoscenza delle regole del web;
  • scrittura per il web;
  • ottimizzazione delle pagine;
  • link building;
  • ecc.

L'apertura di un blog si pone come un obiettivo di serietà e professionalità – anche nel caso di blog amatoriali, non lavorativi – che un qualunque social network non può neanche minimamente eguagliare.

È facile, troppo facile essere presenti su Twitter e Facebook. Ma esserlo nel proprio blog, e quindi nella blogosfera, nel web, è un lavoro senz'altro più complesso e difficoltoso.


La scelta del blog

Perché, dunque, preferire un blog per avere una propria presenza online anziché affidarsi alle altre tipologie di piattaforme?
  • Stabilità: il blog chiuderà quando deciderà il blogger. Da un blog nessuno potrà mandarti via, mentre da un forum, da un social network puoi essere bandito. Un blog è una piattaforma stabile.

  • Link: nessuno linkerà un tuo tweet o qualcosa che hai scritto su Facebook. Certo, può essere condiviso e lo sarà, ma cosa ci avrai guadagnato? Se linkano un tuo post, il tuo blog avrà compiuto un passo avanti nella sua corsa alle prime posizioni sui motori di ricerca. Cosa che non avviene coi social network.

  • Archivio contenuti: in un blog i lettori potranno sempre rileggere un tuo post, per quanto possa essere vecchio. Cosa impossibile su Twitter, Facebook & co.

  • Limiti: quanto puoi scrivere su Twitter e Facebook? Seriamente: 140 caratteri non sono sufficienti per imporsi come un autorità in un campo. E scrivere post di una certa consistenza su Facebook equivale a lasciarli nel dimenticatoio. Su Facebook ben pochi, forse nessuno, hanno voglia di leggere troppo. Si è presenti per rilassarsi. Per i più è così.

  • Presenza: non hai una vera presenza sui social network, sei soltanto uno fra tanti. Non cresci, perché ciò che scrivi si perde nell'infinita marea di altri tweet e aggiornamenti di stato. Questo significa scrivere e pubblicare su un social network: inviare cinguettii e aggiornamenti di stato. Cosa ben diversa dalla diffusione di articoli.

  • Brand: puoi distinguerti in un social network? No, hai dei limiti imposti dalla piattaforma proprietaria: struttura, grafica sono limitate, mentre un blog ti permette di essere te stesso, di costruirti un'immagine che nessun social network potrà mai darti.


Conclusione

Aprire un blog e non affidarsi ad altri mezzi di comunicazione è l'unica scelta sensata che si possa fare, perché non esistono altri mezzi migliori del blog. È come rinunciare a una casa per andare a vivere in una comunità.

Grazie a un blog puoi creare una tua comunità personale, un tuo seguito, puoi diventare un'autorità nel tuo campo. Chi ti citerà, parlerà del tuo blog e non della piattaforma di qualcun altro. Parlerà di te.


A voi la parola

Perché avete deciso di aprire un blog e perché non avete affidato la vostra comunicazione ad altri media? Pensate che un social network possa sostituire un blog?


Il guest blogger

Daniele Imperi, web designer, copywriter, illustratore e vignettista. Da parecchi anni si occupa di blogging, curando numerosi progetti. Inoltre, si interessa di scrittura creativa e ha già pubblicato diversi racconti, nonché una serie di Ebook gratuiti.

Ogni giorno offre consigli e spunti di riflessione sul mondo della scrittura dal suo blog Penna blu. Inoltre, cura altri tre interessanti progetti: Libri da leggere (un blog ricco di recensioni e consigli di lettura), Cormac McCarthy (sito interamente dedicato allo scrittore) ed Edgar Allan Poe (blog legato allo scrittore e alle news che lo riguardano).

14 commenti:

  1. Nel mio caso vale la semplicissima risposta "lo faccio perché non ho altro fare. Se avessi altro da fare, farei quello" :D

    Però sì, il blog è bello, e chi dice che i social network se lo mangeranno è uno che non capisce niente :)

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    1. Dai, non credo che non apriresti un blog se avessi un lavoro :)
      Sui social network la pensiamo allo stesso modo.

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  2. Il mio blog è appena nato. Ho scelto come mezzo di comunicazione per i motivi per cui hai scritto. Un Social Network non ti permette di esprimerti al massimo le proprie idee, un blog si. E' un piccolo progetto che vedi crescere minuto per minuto e sei tu a crearlo, a sistemarlo a dargli forma. Sei tu il protagonista di te stesso. Quindi si, preferisco il blog.

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    1. Hai detto una cosa giusta: un blog lo vedi crescere ogni giorno, cosa che non esiste proprio come concetto su un social network. E gli dai tu la forma che vuoi, mentre sui social è tutto preimpostato.

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  3. Condivido quanto scritto da Ay Leli, un blog è un po' come una tua creatura in crescita. Gli dai forma quotidianamente e ti dà anche la grande possibilità di interagire con altre persone, magari appassionate al tuo stesso argomento oppure semplicemente alla ricerca di qualcuno con cui condividere un'esperienza. Meglio il blog dei social network, perchè permette maggiore libertà di espressione e anche una forte motivazione nei confronti del dialogo coi propri lettori.

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    1. Hai fatto emergere un'altra caratteristica importante: nel blog troverai interazione con altri appassionati della tua materia, mentre sui social network sei in un mare di gente eterogenea.

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  4. Anch'io mi sono posta il problema di come incontrare meglio i miei lettori, se con il blog, con i social network o con entrambi. Alla fine ho scelto di aprire il blog perché m'è parso lo strumento migliore per veicolare le mie idee, la mia storia (i lettori sono curiosi, chiedono notizie), anticipazioni sui miei libri, il tutto in maniera interattiva. E' vero che il blog è una creatura che cresce col tempo e che implica costanza e professionalità: vaglio le mie idee e mi domando: "la prossima settimana cosa scrivo? Cosa racconto? Di cosa parlo?". Non voglio stancare i lettori parlando sempre di me o scrivendo cose noiose, senza sugo. La cosa migliore è aprirsi, mostrarsi per quello che si è in tutta onestà: è un atteggiamento che genera fiducia (che per un'autrice emergente come me è la cosa più importante). Grazie di questo post!

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    1. Hai detto bene: non stancare i lettori parlando sempre di te :)
      Un blog ti permette di avere un rapporto diretto con loro, ma non puoi trasformarlo in una continua autopromozione, altrimenti ti leggeranno in pochi.

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  5. Io prima ho aperto il blog, e poi mi son convinta a creare anche una pagina su Facebook, ma molto tempo dopo.

    Direi che i sociali network sono utili per promuovere il blog e condividere anche i contenuti di altri blogger, magari in maniera veloce se proprio non si ha la possiblità di scrivere un post apposito riguardo un argomento letto su altri blog che ci interessano e che vorremmo citare.

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    1. Anch'io ho aperto la pagina Facebook tempo dopo, 2 anni dopo anzi :D
      E anche io li uso per promuovere il blog e per condividere velocemente i post altrui che mi piacciono. Se poi qualcuno mi colpisce particolarmente, allora gli dedico un post.

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  6. Ho acquistato e appena dato vita (per ora nemmeno unicellulare, proprio appena qualche amminoacido in una pozza d'acqua primordiale...) ad uno spazio web, che tratterà di scienza. Voglio lavorare in contemporanea su sito-e-blog, prediligendo però il blog. Non vedo serie alternative al blog: nessun social network offre garanzie equivalenti di indipendenza, serietà, possibilità di controllo.
    Approfondirò a) la comunicabilità di obiettivi e risultati scientifici ai non addetti, b) la prospettiva sociologica della scienza, cioè l’interazione scienza-gruppo (gruppo di esperti, gruppo di persone comuni, gruppi politici, etc). E niente può servire in modi altrettanto efficaci il mio obiettivo quanto un blog.
    Mi impaurisce non poco l'attività di certi blogger (= Daniele Imperi) che riescono a pubblicare con frequenza straordinaria.

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    1. Ciao Franco,
      intanto auguri per il blog.

      Non c'è d'aver paura: stabilisci una frequenza di pubblicazione e crea un calendario editoriale. Non è scritto da nessuna parte che ti debba pubblicare ogni giorno. L'importante è che pubblichi periodicamente.

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  7. Io partecipo a vari forum e sono attiva su alcuni social. Il blog è sicuramente una cosa diversa: è un parte di me e mi rispecchia.
    Condivido tutto ciò che hai detto.

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  8. Complimenti per il bell'articolo.
    Ho scelto di aprire un blog per farmi conoscere professionalmente innanzi tutto da quel pubblico che non potrebbe farlo altimenti. La piacevole conseguenza è l'interazione con i propri iscritti che da lettori possono trasformarsi in amicizie stabili.
    I social? Necessari nella strategia di cominicazione globale ma assolutamente secondari al blog.

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