lunedì 11 marzo 2013

Quattro Chiacchiere con... Silvia Segala

Oggi ho il piacere di fare Quattro Chiacchiere con una collega e amica: Silvia Segala, copywriter di ComeStilVuole. Silvia è una ragazza molto solare, disponibile e appassionata. Doti che emergono con forza sia dal suo progetto online, che dal modo in cui si relaziona sui social. Ecco la sua presentazione:

Silvia Segala, copywriter e artigiana della parola. Affascinata dal potere della comunicazione scritta, si dedica alla sua attività con impegno, entusiasmo e disponibilità. I suoi servizi principali riguardano il copywriting, la comunicazione e gli eventi. Progetti che porta avanti con passione, come dimostra dalle pagine di ComeStilVuole.

Se volete sapere di più riguardo a Silvia vi consiglio di leggere il suo blog, oppure di seguirla sui social: Twitter (questo il profilo personale), Facebook e Google+ (questa la pagina dedicata).

Intanto, scopriamo cosa ci ha raccontato...


Nome
Silvia Segala

Età
Avanza inesorabile…ne conto 31 per ora.

Dove abiti
In un posto bellissimo: a Manerba del Garda.

Dove vorresti vivere
A San Francisco. La sento mia.

Professione
Copywriter

3 aggettivi per descrivere il tuo lavoro
Creativo, appassionato, dinamico.

3 aggettivi per descrivere la tua personalità
Ottimista, solare, testarda.

3 qualità che vorresti possedere
Vorrei essere più paciosa, rilassata, riflessiva.

3 difetti che possiedi e che non vorresti
Troppo istintiva, mi prendo troppo sul serio e prendo gli altri troppo sul serio.

La top 5 delle tue passioni
Scrivere (scontato), leggere, viaggiare, il rock and roll, creare/restaurare oggetti per la casa.

La top 5 dei valori in cui credi
Da buon sagittario, la giustizia prima di tutto, a braccetto con onestà, sincerità, amicizia e…meritocrazia.

La top 5 delle tue paure
Perdere l’affetto o la stima delle persone che amo è la mia paura più grande. A seguire, perdere la memoria, non avere figli, sbagliare sul lavoro ed i serpenti!

I tuoi obiettivi (personali e professionali)
Crescere professionalmente e portare “a regime” ComeStilVuole, il mio progetto da freelance, continuando a studiare, aggiornarmi, vivere il web e tutte le sue opportunità. Vorrei accrescere il bagaglio professionale anche attraverso esperienze all’estero, che mi possano arricchire personalmente e professionalmente. Personalmente, nel breve periodo, vorrei finire la ristrutturazione di casa entro l’estate… così non dovrò più lavorare nella taverna/bunker. Per il lungo periodo, rimando alla domanda successiva.

I tuoi sogni (personali e professionali)
Sogno di poter essere una perfetta giocoliera tra famiglia e lavoro; pensando un domani ad un figlio; riuscire a gestire tutto al meglio, credo sia una grande sfida, oltre ad un bell’obiettivo.

Cosa stai facendo per realizzarli?
Hai presente il film “Se scappi ti sposo”? Il giocatore di baseball (mi sembra) chiedeva a Julia Roberts di visualizzare l’obiettivo. Ecco, mi sveglio ogni mattina e visualizzo i miei obiettivi. Mi proietto nel futuro e sincronizzo ogni mia cellula perché mi porti al risultato. Studio, mi informo, lavoro molto, mi pongo delle priorità, ficco il naso ovunque e ascolto gli altri, quelli più bravi di me, prendendoli ad esempio. 
 
Ok, ora che abbiamo rotto il ghiaccio, parlaci di te e della tua professione.
Ti sei definito un copywriter, descrivici in modo chiaro e semplice che cosa significa.
Per me significa amare le parole più di ogni altra cosa. Mi affascina il loro potere e mi entusiasma il loro rapporto segno-significato-azione. Sono un’amante della semantica e della semiotica. Per me tutto parla, racconta, esprime.

Ti ricordi quando hai scelto di fare questo mestiere?
Sono figlia dei meravigliosi anni ’80. Cresciuta a Plasmon, grillo parlante e Sapientino. Credo di non averlo scelto, è stata una conseguenza delle mie attitudini da bambina dalla lingua troppo lunga.

Cosa ti ha spinto a farlo?
Scrivere è il mio modo di rapportarmi con il mondo, di viverlo, di sentirlo. Forse è l’unica cosa che so fare, per cui punto tutto su questa strada. Io scrivo tutto, sempre, qualsiasi emozione la devo materializzare in parole. Questo bisogno quasi spasmodico è stata la mia spinta.

Quali requisiti sono necessari per fare il copywriter ?
Cosa posso dirti oltre a quelli del grande David Ogilvy? Io li mixo sempre con “Stay hungry, stay foolish” di Steve Jobs. Centrifuga tutto, e ti salta fuori la tavola dei dieci comandamenti del bravo copywriter. È da quando ho 17 anni che penso che la follia sia il motore del mondo (intesa come capacità visionaria).

Come fai capire ai clienti di cosa ti occupi?
Faccio il gioco del “se fosse”. Prendo un loro testo e inizio a dirgli: e se fosse…? Cambio il loro punto di vista, di solito funziona: capiscono cosa faccio, perché e a che cosa serve. Il gioco è un modo semplice ed intuitivo per capire.

Qual è il progetto a cui hai lavorato che più ti rappresenta?
ComeStilVuole, decisamente. È l’estensione di me stessa nel lavoro. Mi rappresenta in pieno.

C'è stato un insuccesso che ti ha insegnato qualcosa? Ce lo racconti?
Mi ha segnata veramente, oltre ad avermi insegnato. Dovevo scrivere un’intera brochure di info prodotti, non mi sono fidata del mio istinto in prima battuta. E non ha funzionato. Era piatta e banale. Tempo dopo ho dovuto rifarla tutta. 300 referenze non si scrivono in un minuto, ho imparato.

Ed il successo che più ti ha gratificato?
Essere citata in un post sul Forum GT ed il tuo DM in Twitter che mi proponeva questa intervista. Sono una “novellina”, per me è stato un po’ come vincere alla lotteria.

Hai fatto tutto da solo o sei stato aiutato da qualcuno?
Non avrei mai potuto farcela senza l’aiuto degli altri. Non è per essere banale, non è finta modestia. I miei familiari hanno appoggiato la mia decisione di lasciare un posto fisso per lanciarmi in questa avventura, e per me è stato già un grandissimo aiuto. Nella parte pratica, ringrazio il mio web designer (Giacomo, di Space Chimp Design) e tutti voi blogger. Ho imparato tantissimo in questi anni che vi seguo.

Come organizzi il tuo lavoro?
Faccio delle scalette settimanali e giornaliere. Visualizzare gli impegni e fissare le priorità, il timing, mi aiuta a non perdermi nei bicchieri di acqua.

Raccontaci la tua giornata lavorativa tipo.
Mi sveglio alle 7,30, trafila alla Fantozzi, tranne la barba ovviamente, qualche piccola faccenda di casa e poi via. Il mio “tram” è il tasto ON nel Mac. Alle 8,15 più o meno sono davanti allo schermo. Twitter è diventato il mio “quotidiano on line”. Rapida scansione delle news del giorno, ed inizio con il lavoro. Divido il lavoro partendo dalle priorità e dagli eventuali appuntamenti che ho durante la giornata. Pausa pranzo alle 13,30/14,00 circa. Spesso pranzo davanti al pc, non dovrei farlo. Staccare è importante per areare la mente. Mi rimetto al lavoro e filo dritta come un fuso fino alle 18,30 circa. Poi arriva il mio compagno e si prepara la cena (lui, per la verità, che è molto più bravo e volenteroso ai fornelli). Io faccio “la piccola”: apparecchio e sparecchio la tavola, pulisco, sistemo. Se sono stata brava mi guardo un film o esco. Altrimenti mi rimetto alla tastiera. Cerco di non andare a dormire molto tardi. Tenere un ritmo di vita simile a quello de mio compagno mi aiuta a non alienarmi rispetto al resto del mondo e a vivere i momenti con lui in casa, se no non avrebbe senso vivere insieme.

Come riesci ad ottenere nuovi incarichi?
Penso per empatia. Mi metto dalla parte del cliente e cerco di fare mio il loro prodotto, servizio. Questa vicinanza traspare nelle mie presentazioni/offerte. Per ora è andata bene.

La formula per il successo l'hai già scoperta? Hai voglia di condividerla con noi?
Se realizzassi il mio obiettivo, sarei più che felice di condividerlo con tutti voi. Io voglio crederci. Credo che la fede (la fiducia nelle proprie capacità) e l’umiltà siano la base. Non bisogna mai perdere di vista da dove veniamo e dove vogliamo arrivare.

Quali suggerimenti ti sentiresti di dare ad un copywriter alle prime armi?
Quello che mi dico ogni ogni giorno: impegnati di più, leggi di più, credici di più, curiosa di più, esercitati di più.

Sei stato scelto come protagonista delle interviste di QuiCopy perché ritenuto membro autorevole della comunicazione sul web. Cosa pensi di questo blog e perché hai deciso di fare questa chiacchierata?
È uno dei miei punti di riferimento, potevo dire di no? È un onore per me.

Mi presento: sono il marketing manager di un'azienda che si occupa di telecomunicazioni, piacere! Quali pensi che siano le strategie di comunicazione sul web irrinunciabili per un'impresa?
Mi piace ragionare in termini di umanità e proporzioni. Voglio dire, a questo mondo i marketer sono molti, gli addetti ai lavori, ma il pubblico è sempre in numero maggiore. Credo sia importante non perdere di vista il lato umano, parlare per le persone, delle persone e con le persone. Gli strumenti sono mezzi per definizione, quel che vince è il modo in cui li possiamo rendere usabili ed umanizzabili. La strategia è conseguenza di un pensiero, e questo deve essere umano, non “robotico”, per le macchine. Solo così può essere condivisibile ed avere successo. Bisogna andare tra la gente, avere un credo, una missione che sia riconoscibile nel mondo reale e parlare con gli stessi strumenti e linguaggi che la gente usa. Scendiamo dal piedistallo, insomma. Why piuttosto che what. L’how fa la diffferenza. La storia insegna.

Quale pensi sarà il futuro della comunicazione online?
Io credo che la più grande vittoria sia aver cambiato la prospettiva. Prima era la TV a farla da padrona, con le sue comunicazioni one-way e nessun tipo di interazione possibile. La via è lo scambio. Offrire contenuti e strumenti che possano favorirlo, facilitarlo ed aumentarlo. Lo dimostra la nascita dei Social ed il loro successo, il fiorire di piattaforme e applicazioni sempre più interattive ed interconnesse. Il futuro guarda alla fusione, e sarà di chi saprà eliminare le barriere spazio-temporali offrendo esperienze e mondi possibili, portabili e assaporabili nella realtà, contesti e situazioni di condivisione sincera. La gente non solo vuole roba (come ha detto Adele Savarese alla Social Media Week), ma vuole qualcosa di cui può sentirsi parte integrante, nello scambio tra reale e digitale. La gente vuole democrazia, vuole che il web sia un posto umano, la casa di tutti, per tutti.

Quale posto troveranno i freelance in questo scenario futuristico?
Io credo che possa essere una formula vincente. Soprattutto per il momento economico in cui viviamo, a patto che ci sia professionalità e non improvvisazione. Questo perché il freelance spesso si confronta con altri, cerca l’aiuto di professionisti complementari. Questa formula dà vita ad infinite combinazioni creative, mai uguali, quindi sempre fresche. Coworking non è solo una bella parola per riempirsi la bocca, ma uno stile di vita che paga, perché 1 + 1 non fa due, ma 11. E il lavoro ne guadagna, si snellisce di molto rispetto agli iter burocratici delle agenzie più strutturate.

Un'ultima domanda: che cos'è per te la felicità?
Andare a dormire la sera con il mio compagno che mi tiene per mano, sapendo che il mattino dopo mi potrò svegliare sorridendo per il lavoro che ho, i sogni e gli obiettivi da realizzare e tante persone da conoscere, incontrare, da cui imparare.



L'intervista è finita! Grazie mille per il tuo contributo. Fare la tua conoscenza è stato davvero piacevole ed il tuo contributo sarà utile ai lettori di QuiCopy. Ora che ti conosciamo, ti terremo d'occhio! A presto.


Letture consigliate

Oggi vi propongo un post che ho letto qualche tempo fa e che mi ha fatto subito scattare una certa simpatia per questa brava copywriter. Con il suo stile unico e identificabile, Silvia offre alcuni consigli utili per chi lavora da casa. Da leggere e stampare!


E voi, cosa ne pensate?

Conoscevate già Silvia Segala e il suo progetto Come Stil Vuole? Cosa ne pensate del suo metodo per spiegare di cosa si occupa ai clienti?

6 commenti:

  1. Ringrazio Cristiana per questa bellissima chiacchierata ed opportunità...e tutti voi che avrete voglia e pazienza di leggere le mie parole. Grazie :)

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    1. Come ho già avuto modo di dirti, sono io a doverti ringraziare. Ti sei saputa raccontare in modo spontaneo e sincero, permettendoci di conoscerti meglio sia come persona che come copywriter.

      Quindi, grazie ancora Silvia e a presto! :)

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  2. Visto che Silvia mi ha citato non posso non ringraziarla pubblicamente oltre a dover intervenire a stemperare la sua modestia... credetemi è una copywriter con i fiocchi e i controfiocchi (per rimanere in tema sartoriale), una personalità follemente eccezionale e la persona con la quale amo lavorare più di ogni altra... dopo tutti questi elogi faccio presente che sono il suo webdesigner e non il suo compagno ;) onde evitare fraintendimenti!

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    1. Ciao Giacomo, benvenuto sul blog! :)

      Hai proprio ragione: Silvia ha una personalità creativa e coinvolgente, e la sua modestia non fa che confermarlo. È stato un piacere poterla intervistare ed offrirle un piccolo spazio anche qui, per quel che vale!

      Avevo capito che sei il suo webdesigner, ma hai fatto a precisarlo. Non si sa mai! ;)

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  3. Bene, se stamattina ero un campo di fragole, ora sono un pomodoro completo, per l'emozione, sono tutta rossa! Grazie, grazie, grazie, grazie...e grazie ancora!

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    1. Ma non devi arrossire... quando una persona si mostra senza filtri è normale che venga apprezzata! Un bacione Silvia e grazie ancora per essere così speciale :)

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