martedì 20 novembre 2012

Profilo del moderno freelance

Il web spopola di annunci in cui freelance, alla disperata ricerca di commissioni, si offrono come merce di seconda mano. Questo settore, infatti, proprio per la sua vastità, risulta essere piuttosto saturo ed animato da logiche alquanto spietate.

Un giorno sei al top, mentre quello dopo ti vedi costretto ad accettare commissioni che prevedono compensi a dir poco irrisori. Lavori ore ed ore per racimolare qualche spicciolo e, spesso, i clienti non pagano oppure vogliono farlo non rispettando le regole.

Insomma, quella dei freelance è una professione complicata, che mette alla prova pazienza e spirito d'adattamento. Il mercato, infatti, evolve quotidianamente e sempre più persone (vuoi per la crisi oltremodo annunciata che stiamo vivendo, vuoi per una scelta personale del tutto fondata) decidono di lavorare da soli.

Sì, perché essere freelance è un po' uno stato d'animo. Un modus vivendi che non si adatta a chiunque. Cerchiamo, quindi, di delineare una sorta di profilo del moderno freelance.

CHI E' IL FREELANCE?

Rispondere a questa domanda non è semplice, ma ci provo ugualmente. In buona sostanza, sono convinta che il freelance sia colui il quale sceglie coscientemente di liberarsi dalle manette (a volte comode e rassicuranti) del lavoro subordinato. Un libero professionista sempre alla ricerca di clienti da soddisfare e di commissioni da accalappiarsi.

Il web, in questo senso, è una sorta di fucina per lavoratori autonomi. Chiunque, infatti, può improvvisarsi professionista sul web. Ed è proprio questo che accade sempre più spesso, causando non pochi problemi ai professionisti veri (ma di questo parleremo in un'altra occasione).

Insomma, web designer, grafici, video-maker, fotografi, web writer e copy trovano sempre più concorrenti in rete. Ma siamo sicuri che tutti quanti possano davvero definirsi freelance?

Di seguito, vi propongo un elenco di quelli che ritengo dovrebbero essere i requisiti di ogni buon freelance professionista:

  • competenza nel settore di riferimento, acquisita sia mediante gli studi (accademici o no, poco importa) che attraverso l'esperienza;

  • svolgimento della professione in via prettamente esclusiva (insomma, se io lavoro in banca tutto il giorno e nel tempo libero mi diletto a creare siti, secondo voi, posso davvero considerarmi un freelance?!);

  • organizzazione nello svolgimento del lavoro (che significa meticolosità nel raggiungere il fine ultimo di ogni lavoratore autonomo: ottenere nuove commissioni);

  • impegno quotidiano (prendiamo la sottoscritta come esempio: quando asserisco di essere una copy, giornalista e scrittrice freelance, intendo dire non solo che questa è la mia professione esclusiva, ma che trascorro la maggior parte della mia giornata a scrivere – e l'altra parte a leggere e formarmi!);

  • credibilità ed autorevolezza (queste doti le si acquisisce col tempo, in buona sostanza realizzando lavori di qualità e non scendendo mai a compromessi);

  • presentare preventivi ragionati sulla base delle esigenze del cliente, senza considerare l'ipotesi di contravvenire a qualsiasi normativa fiscale (il vero freelance lo sa bene: per quanto l'idea di non dichiarare tutto possa essere allettante, se si è professionisti fare la fattura conviene, perché da essa dipendono il nostro reddito e la nostra situazione previdenziale!);

  • creatività, voglia di mettersi in gioco e di reinventarsi (sì, perché il freelance ha bisogno, per essere competitivo, di farsi sempre trovare up-to-date!).

SEI PRONTO PER DIVENTARE FREELANCE?

Insomma, per potersi definire un freelance non è sufficiente proporsi per un lavoretto, magari sottopagati, giusto per arrotondare. A tutti quelli che stanno pensando di provare a fare i web designers o i copy sul serio, il mio più sincero consiglio è quello di sedersi e riflettere. Provate a rispondere a queste domande e vedrete che le idee si faranno più chiare.

  • Siete davvero competenti nel settore per il quale intendete proporvi?
  • Quanto tempo potrete dedicare a questa attività?
  • Vi siete informati sugli aspetti fiscali e legali?
  • Avete elaborato un progetto di medio-lungo periodo?
  • Cosa volete ottenere da questa esperienza?
  • Come pensate di assicurarvi incarichi e nuovi clienti?

Insomma, una volta risposto sono certa che capirete al volo se la professione del freelance sia davvero adatta a voi. Dovete sapere che, nonostante il fascino della libertà che questo lavoro lascia intendere, dietro ci sono ore infinite di progettazione e studio, lacrime amare per lavori persi o non apprezzati, lividi e segni causati dalla lotta quotidiana contro la perdita di autostima, che cerca sempre di dissuaderci.

Non fraintendetemi, amo questo lavoro e, in un certo senso, rappresenta davvero la mia rivincita su tutti quelli che non hanno avuto fiducia in me. Effettivamente, poter vivere di scrittura non è semplice e si deve fare i conti con una realtà spietata e frenetica. La scelta, quindi, di trasformarsi in freelance deve essere assolutamente personale e ben ponderata. Dico trasformarsi perché sono convinta che quella del lavoratore autonomo sia una condizione che necessiti di una rivoluzione della propria forma mentis.

Un processo di evoluzione umana da vivere solo se fermamente convinti. Un viaggio avvincente alla scoperta di se stessi. Sì, perché in fondo essere freelance significa imparare a mostrarsi agli altri (in questo caso i possibili clienti) per quello che si è realmente, senza ritocchi ed abbellimenti.
Perché per poter essere dei buoni freelance, come nella vita, è necessario puntare tutto sulla sincerità.


LETTURE CONSIGLIATE

Interessante per approfondire l'argomento è la lettura di questo post, scritto da Claudia Zedda sul suo autorevole blog Essere Freelance. In esso sono riportati i risultati del sondaggio lanciato dall'autrice per tentare di capire se quella del freelance sia una condizione naturale o acquisita. Davvero imperdibile!

E VOI, COSA NE PENSATE?

Siete anche voi dei freelance? Che aspettate? Sono curiosa di sapere come avete iniziato, cosa ha scatenato la fatidica decisione e quali consigli vi sentireste di dare a chi ci sta pensando.

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